FORNACE VERGA
Nel versante settentrionale del Fosso delle Gradelle, a N di Bassano in Teverina, nella carta IGM del 1851 compare il toponimo “fornace” indicativo della presenza di un’isediamento produttivo dei cui resti si conserva memoria anche presso le persone del luogo. Nel Catasto Gregoriano ed in quello Pontificio la fornace definita “da mattoni” (particella 775) figura immediatamente a monte della strada detta Gradelle, circa 320 m dopo l’omonimo fosso. La dislocazione delle fornaci dipendeva infatti anche dalla presenza di aree ricche d’acqua (molto utilizzata nel ciclo produttivo) e con presenza di argilla (estratta per lo più in autunno/inverno, per essere poi lasciata a stagionare all’aperto).
Nei pressi della fornace sono stati inoltre rinvenuti, durante le attività di ricognizione, numerosissimi frammenti di tegole e coppi (tra i quali alcuni esemplari deformati sono sicuramente identificabili come scarti di produzione) che possono essere messi in relazione con il vicino impianto produttivo. A sostegno di tale tesi vi è il ritrovamento di un frammento di tegola su cui, entro un piccolo cartiglio rettangolare (2 x 1,2 cm) si leggono in rilievo le lettere AV, probabili iniziali del nome di uno dei proprietari della fornace. Dai catasti infatti risulta che la struttura produttiva nel 1819 apparteneva a Francesco ed Alessandro Verga, mentre nel 1878 troviamo tra i possidenti un Antonio Verga.